
Serata passata tra i ritmi fumosi del ballo, sinuosi come un labirinto che t’avvolge.
Un abito nero e aderente, il mio corpo smagrito ma sempre sensuale agli occhi degli uomini che guardano.
Un ballo, un altro, un altro ancora… uno sguardo ammiccante, una battuta maliziosa, una proposta indecente, ma che indecente infine non è.
Tutti a stringersi addosso, tutti a volere solo una parte ma senza guardare quello che ho dentro.
E che ho dentro? Nessuno vorrebbe vederlo… perchè è orribile.
Un sanguinare continuo di sogni spezzati, di dolcezza fatta a pezzi dal cinismo della vita. Un abisso buio di malinconia. Una bambina orfana che piange e a cui non gliene frega niente di farsi la scopata di turno: lei desidera essere amata.
Due chiacchiere in macchina, una raffica di baci non richiesti ma concessi, un voler andare oltre che va oltre me stessa.
No, non voglio. Non voglio nulla di questo, e non riesco ad ascoltare il mio corpo perchè l’anima dentro è spezzata.
Heathcliff… che cosa mi hai fatto… Non dovevi lasciarmi.
Lunabionda